Il Centro Antiviolenza

Il Centro Antiviolenza si inserisce nell’opera di contrasto al fenomeno della violenza di genere, concepita come quella forma di sopraffazione maschile sulla donna che ritrova le proprie radici nella disparità di potere tra i sessi.

Il Centro rappresenta uno spazio di ascolto dove le donne, con o senza figli, trovano accoglienza e sostegno durante il loro percorso di affrancamento dalla violenza e di valorizzazione delle proprie risorse, nel pieno rispetto delle differenze culturali, etniche, religiose, sociali e di orientamento sessuale. Si occupa di violenza intra ed extra familiare, in qualsiasi forma essa si esprima (fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking, trafficking).

L’attivazione dell’intervento di Prospettiva Donna avviene su richiesta dell’interessata. Ogni azione viene messa in atto con il consenso della donna, garantendo massima riservatezza, non giudizio e pieno rispetto della sua volontà, individualità e della sua capacità di autodeterminarsi.

Attraverso l’aiuto e la consulenza di personale esclusivamente femminile, formato e specializzato sull’approccio di genere e sulla relazione tra donne, viene fornito alla donna il supporto necessario volto a contrastare il senso di impotenza e di isolamento che spesso rende difficoltosa l’uscita dalle situazioni di violenza.

Il presupposto su cui si basa tutta l’attività del Centro è che ogni donna ha in sé la forza e le risorse per infrangere il silenzio e affrancarsi dalla violenza, per prendere consapevolezza di sé e riscoprire le proprie qualità e potenzialità.

Il Centro offre:

- prima accoglienza e ascolto telefonico e/o di persona presso il Centro;

- relazione di aiuto;

- percorsi psicologici personalizzati;

- consulenza legale;

- consulenza e assistenza sociale;

- colloqui di informazione e orientamento al lavoro;

- valutazione del rischio e, ove necessario, inserimento presso la casa rifugio;

- iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e formazione rivolte alla cittadinanza, in collaborazione con enti pubblici e/o del privato sociale;

- interventi di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado;

- azioni di promozione di politiche di pari opportunità e di contrasto alla violenza e agli stereotipi di genere, che favoriscano modelli di rapporti equilibrati tra i generi e tra le persone, improntati alla reciprocità e al rispetto delle differenti soggettività;

- mappatura dei servizi socio-sanitari del territorio;

- raccolta ed elaborazione dei dati sul fenomeno.

IL CENTRO D'ASCOLTO

L'accoglienza spazia dall'ascolto telefonico a quello personale, al supporto, all'ospitalità, ai colloqui individuali, alla divulgazione di informazioni, all'eventuale attivazione della rete territoriale di sostegno, di quella di emergenza e di protezione. Il servizio è completamente gratuito e deve necessariamente avere luogo su iniziativa diretta dell’interessata.

Per il primo colloquio di accoglienza è attivo il Centro d'ascolto, per il quale è possibile fissare un appuntamento chiamando il numero 0789/27466.

Le operatrici del Centro d'ascolto accoglieranno la donna che vi si rivolge ascoltando la sua storia, analizzando insieme a lei i suoi bisogni, spiegandole in che modo il Centro può aiutarla e che tipo di percorso è possibile avviare. L'ascolto si svolgerà in uno spazio accogliente e riservato, alla presenza esclusiva della donna e di due operatrici, nel pieno rispetto della privacy, dei tempi e delle scelte di ciascuna donna.

Il colloquio con le operatrici è un'occasione di relazione e di confronto nel corso del quale ogni donna può prendere consapevolezza della situazione in cui si trova e avviarsi verso l'uscita dalla spirale della violenza e la realizzazione dei propri obiettivi.

Viene fatta anche una prima valutazione del rischio e predisposto, laddove necessario e in accordo con la donna, un piano di sicurezza e/o l'inserimento nella casa rifugio. 

Fin dal primo colloquio è possibile avviare un vero e proprio progetto di cambiamento e di empowerment, cioè di riconoscimento e rafforzamento delle proprie risorse, finalizzato alla ricostruzione del proprio senso di identità, della propria autostima, del senso di auto-efficacia e al raggiungimento di una nuova autonomia e indipendenza.

Il Centro d'ascolto è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19. Negli altri orari è attiva la segreteria telefonica che viene ascoltata regolarmente.

SOSTEGNO PSICOLOGICO

Il Centro Antiviolenza si avvale della professionalità di due psicologhe/psicoterapeute che, attraverso la predisposizione di percorsi personalizzati individuali, offrono alle donne la possibilità di usufruire di uno spazio utile ad affrontare ed elaborare i vissuti traumatici e iniziare un percorso di affrancamento dalla spirale della violenza. 

GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO

Il Centro offre alle donne anche la possibilità di partecipare a gruppi di auto mutuo aiuto, che danno loro l'opportunità di uscire dall’isolamento, di confrontarsi e condividere con altre donne le problematiche legate alla violenza e ai vissuti ad essa connessi, al fine di acquisire consapevolezza di sé, sperimentare relazioni basate sulla solidarietà, sulla condivisione e sul sostegno reciproco, creando così una rete di supporto all’interno del Centro.

SOSTEGNO LEGALE

Il Centro Antiviolenza offre il servizio di consulenza e assistenza legale avvalendosi di un gruppo di avvocate formate e specializzate in materia di violenza di genere e nella difesa dei diritti delle donne e dei/lle loro figli/e. 

Le nostre legali seguono le donne durante tutto l'eventuale iter legale, garantendo tutela ed elaborando strategie difensive e prassi giudiziarie a sostegno delle donne e dei minori che hanno subito violenza.

Per assicurare a ognuna un sostegno mirato e specifico, le avvocate garantiranno un intervento multidisciplinare in collaborazione con le operatrici e tutte le figure professionali presenti nell’Associazione.

Inoltre, la formazione specifica delle nostre legali, attraverso lo studio degli strumenti normativi dell'UE e quelli internazionali, le rende portatrici nelle aule dei Tribunali di una cultura femminista giuridica e giudiziaria, volta a sensibilizzare e promuovere la tutela delle donne che hanno subito violenza e chiedono giustizia, evitando loro la vittimizzazione secondaria.